
Il piriforme è un muscolo del bacino che ha origine dal sacro e si inserisce distalmente sul grande trocantere, è sottile e di forma triangolare, decorre adiacente al nervo sciatico. In alcune circostanze si può irrigidire o andare in contrattura, ipertrofizzarsi e schiacciare il nervo sciatico provocando una sindrome sciatalgica che non è dovuta ad una discopatia lombosacrale ma appunto alla compressione dello sciatico da parte del muscolo piriforme provocando la cosiddetta sindrome del piriforme o pseudo-sciatica. Se la diagnosi non è precisa e immediata viene trattata come lombosciatalgia con risultati deludenti anche per lungo tempo. La diagnosi è prevalentemente clinica con l’individuazione della partenza del dolore: nella sindrome del piriforme il dolore parte dalle vertebre sacrali e risulta difficile accavallare le gambe, mentre nella lombosciatalgia il dolore parte dalle vertebre lombari. Il test di Freiberg e il test di Pace e Nagle se positivi permettono di fare una diagnosi abbastanza precisa. Nella regione glutea c’è un punto che se individuato e pressato risulta essere molto dolente e va trattato come un punto trigger (area localizzata estremamente irritabile e dolorosa formata in un nodulo in un fascio teso di tessuto muscolare) con un massaggio profondo anche di tipo ischemico, stretching, laser profondo e tecar provvista di impedenziometro. Ultimamente abbiamo introdotto due nuove tecniche: le onde d’urto piezoelettriche e la terapia vibrazionale; i risultati sono molto soddisfacenti. La sindrome del piriforme colpisce più le donne degli uomini. Le cause possono essere varie: il tipo di lavoro, posture scorrette, dismetrie ecc.. È importante conoscere la possibile causa per rimuoverla facilitando così la guarigione ed evitare così che si ripresenti. Gli esercizi di autostretching sono molto utili, un gesto invece da evitare è quello di indossare il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni.